Risorse umane: come gestirle?

In un contesto lavorativo, in continuo mutamento e innovazione, le risorse umane restano per me, il fattore determinante del successo di un’ impresa.

Oggi, noi imprenditori, siamo alla ricerca, spesso senza risposta, di figure in grado non solo di avere le competenze tecniche, ma soprattutto quelle umane, per raggiungere risultati importanti. Un tempo, erano i macchinari, gli impianti a determinare il successo di un’organizzazione, mentre io ho sempre sostenuto che sia la gestione delle persone che lavorano non per me, ma CON ME.
Per questo, investo sempre sulla formazione del mio team, sul coinvolgimento, sulla cultura aziendale e sul clima, l’ ambiente di lavoro e la flessibilità, si perché la stessa organizzazione, non può essere adottata per tutti i progetti, bensì occorre di volta in volta, organizzare i processi, in virtù degli obiettivi da raggiungere.

Un Manager, deve innanzitutto assicurarsi che in azienda ci siano le risorse necessarie e pronte a gestire i cambiamenti, che siano in grado di ricoprire un ruolo specifico e che gli obiettivi siano chiari a tutti i membri del team.

Bisogna lavorare sulla comunanza di valori e sulla condivisione delle idee e dei benefit, sul confronto aperto a tutti, dove ciascuno può sentirsi libero di dare il suo contributo al progetto e soprattutto parte integrante di esso.

E sia chiaro, che se le risorse mancano, vanno reclutate a seconda degli obiettivi da raggiungere.
Le persone fanno la differenza all’interno dell’azienda. È grazie alle persone, alle loro competenze, al loro coinvolgimento, alla loro fidelizzazione, alla loro soddisfazione personale ed anche economica, che un’impresa può affermarsi.

Occorre costruire una vera e propria politica retributiva , dei percorsi di carriera specifici, per ciascuno e soprattutto, occorre costantemente innovare e alimentare quella fiamma che lega le persone a te, ogni giorno, perché da soli, non possiamo ottenere proprio nulla.

Formando chi sta intorno a te, potrai comprendere che non solo i problemi, ma anche le soluzioni, possono essere affidate a loro, capirai il valore della delega e imparerai ad accogliere gli errori come un passaggio utile alla crescita e all’autonomia.

Caro collega, sia il tuo ruolo sempre di affiancamento e incitamento, mai di mero controllo e autoritarismo.

Fai crescere nelle tue risorse, la fame, l’esigenza e la voglia di miglioramento e crescita, ma ricorda che per farlo, devi essere sempre tu il primo a formarti, ad innovarti, a sporcarti le mani, ad ispirare, ad essere per loro un esempio da seguire ed emulare.

Adotta questi miei umili suggerimenti e poi scrivimi: attendo di leggere com’è andata:
amicojo@gianniforestiero.it

 

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